Da settembre si sperimenta il metodo Montessori a Legnano, quale possibilità offerta ai genitori degli alunni che stanno iscrivendo, in queste settimane, i propri bambini alla classe prima della scuola elementare Pascoli, che fa capo all’istituto comprensivo “Alessandro Manzoni”.
Come si legge in una nota diffusa dal Comune, la nuova offerta didattica è il risultato di una collaborazione con “La scuola si fa città”, il progetto di rigenerazione urbana concepito dall’Amministrazione comunale e finanziato con fondi europei attraverso la Regione Lombardia.
“Creare le condizioni per arricchire l’offerta formativa nelle nostre scuole è un obiettivo che mi ero prefissata all’interno del progetto “La scuola si fa città”. Abbiamo studiato quali possibilità ci fossero nelle nostre scuole, e dopo aver interloquito con la dirigenza scolastica e i docenti dell’Ic Manzoni, ci siamo resi conto che gli spazi liberi presenti nella Pascoli si prestavano ad accogliere gli arredi specifici del metodo montessoriano. L’interesse manifestato dai genitori per questa proposta, che permetterà dopo anni di invertire la tendenza al calo delle iscrizioni nella scuola primaria del quartiere Canazza, è la miglior dimostrazione che investire in progetti educativi paga e ci incoraggia a proseguire in questa direzione. Da notare che fra le caratteristiche dell’ambiente scolastico indicate nel metodo Montessori per la scuola primaria si parla esplicitamente di “apertura alla realtà extrascolastica e al territorio”; principio che si sposa perfettamente con la filosofia de “La scuola si fa città”, che vuole fare delle scuole veri e propri hub di comunità, ossia luoghi facilitatori di scambi e quindi generatori di socialità. Agire sulla scuola è un contributo importante per la valorizzazione di tutti i quartieri della nostra città”, spiega Ilaria Maffei, assessore alla Comunità inclusiva.
Alcuni insegnanti della scuola Pascoli seguiranno un corso di aggiornamento professionale tenuto dai docenti dell’Opera Montessori. Ciò permetterà di avviare nel prossimo anno scolastico una prima sperimentazione del metodo. Un primo sondaggio, somministrato anche durante le presentazioni dell’offerta formativa durante l’Open Week, ha evidenziato che i genitori mostrano interesse per questa proposta oggi non presente sul territorio.