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Arrestato l’“uomo nero”. Il maestro ha finito di fare male ai bambini

(Immagine di repertorio)

Li hanno registrati tutti i maltrattamenti, le telecamere di sorveglianza installate in un asilo di Pero, dove un maestro picchiava e strattonava i bambini, piccoli ospiti da 2 a 5 anni.

I filmati hanno confermato i sospetti di alcuni genitori, che hanno denunciato ai Carabinieri quanto, con tutta probabilità, stava accadendo nella struttura. L’indagine ha portato all’arresto dell’insegnante, al quale sono contestati più di quaranta episodi in cui lo stesso ha preso a schiaffi e a calci i bambini, per farsi obbedire. Non tutte le famiglie si sono rese conto dei maltrattamenti, mentre alcuni piccoli non volevano più andare all’asilo.

I Carabinieri questa mattina hanno raggiunto il maestro nella sua abitazione, ponendolo ai domiciliari.

Nelle scorse ore il Comune di Pero ha diffuso una nota in cui l’Amministrazione comunale, ignara dei fatti, prende le distanze e condanna gli episodi di violenza sui bambini dell’asilo.

“Questa mattina abbiamo appreso dell’indagine su un maestro della scuola d’infanzia statale di Pero. Si tratta di una notizia sconvolgente, che tocca un ambito di estrema delicatezza come la vita di soggetti tra i più fragili della nostra comunità, ossia i bambini e le bambine che frequentano le scuole cittadine.

Dal canto nostro vogliamo innanzi tutto essere vicini ai nostri bambini ed alle loro famiglie pur ribadendo la serietà, la professionalità e la passione che i docenti delle scuole mettono ogni giorno nella loro missione di educatori. I docenti sono selezionati e rispondono al Ministero della Pubblica Istruzione, che a Pero ha sempre garantito un elevato livello del servizio didattico.

Abbiamo fiducia totale nell’Arma dei Carabinieri, che ha condotto le indagini, e nella Magistratura cui ora spetterà emettere un giudizio, che in uno Stato di Diritto come l’Italia non può essere anticipato da processi di piazza. Anche di fronte a un caso così grave di cronaca del quale non possiamo, né vogliamo, sminuire la gravità, preferiamo comunque il riserbo ed il contegno istituzionale. Pero è sempre stata una comunità forte e coesa, e vogliamo che rimanga tale. Soprattutto nei momenti più difficili”.

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