Nessun tafferuglio, nessuno scontro ieri a Milano dove si è svolta la manifestazione autorizzata contro l’ENI e altre multinazionali.
Il corteo è partito alle 15 da piazza Duca d’Aosta, arrivando fino a via Farini.
Gli organizzatori della mobilitazione, cui hanno partecipato più di trecento persone, hanno scritto in un volantino le loro motivazioni alla giornata: “Il governo italiano finanzia i campi di concentramento in Libia e le milizie che li gestiscono. L’ENI e le altre imprese di bandiera cercano di preservare e allargare i loro affari, ricorrendo a qualunque signoria della guerra locale”.
Le Forze dell’ordine hanno seguito il corteo per evitare incidenti e, al passaggio dei manifestanti all’angolo fra via Lario e viale Stelvio, hanno bloccato e denunciato cinque soggetti in possesso di una trentina di bastoni, dieci spranghe e un coltello.
Alla manifestazione hanno partecipato i centri sociali milanesi, i “No Tav” e i “No Tap”, i rappresentanti dei centri sociali di altre città, come Torino e Bologna, gruppi dall’estero, oltre ad attivisti per la liberazione della Palestina.