E’ stato approvato in questi giorni a Legnano il nuovo PGTU, il Piano generale del Traffico Urbano, e all’indomani del Consiglio comunale, il sindaco Lorenzo Radice e l’assessore Marco Bianchi hanno deciso di commentarlo, per meglio spiegare ai cittadini cosa ha determinato alcune scelte introdotte nel documento.
“Il Piano generale del traffico urbano è un documento pragmatico, che coglie i cambiamenti in atto nella nostra come in tante altre città di queste dimensioni, e che si pone alcuni precisi obiettivi, indispensabili da raggiungere se vogliamo che a Legnano la situazione del traffico non diventi insostenibile”, la premessa dei due amministratori.
Tre gli obiettivi: rendere più fluida la connessione tra i quartieri, creare condizioni di maggiore sicurezza per tutte le utenze della strada, quindi rendere la velocità di percorrenza più regolare altro fattore di sicurezza. Per arrivare a realizzarli il documento non contiene elementi di programmazione che sconvolgono l’esistente: rispetto a piani del traffico del passato, sono pochi i nuovi sensi unici che ci si propone di istituire o modificare, e non si prevedono rotatorie o modificazioni a ogni incrocio.
Gli interventi si limiteranno allo stretto indispensabile e saranno coerenti con quelle misure che il Comune di Legnano sta adottando per costruire una “città delle relazioni, che sia per tutti, dove diversi tipi di mobilità possano convivere, perché la strada è di tutti e per tutti: delle auto come delle biciclette, dei pedoni come delle carrozzine, dei giovani quanto degli anziani”.
“Crediamo che serva essere molto chiari. Questa Amministrazione non ha l’ossessione della mobilità dolce e della bicicletta, ma riconosce un semplice dato di fatto: per decenni la città è stata pensata soltanto per le esigenze delle automobili, adesso è arrivato il momento di allargare lo sguardo e di pensare anche ad altri tipi di utenze. Adesso o mai più”.