Dopo 20 anni, si è chiuso definitivamente il sipario sul programma comico più amato della tv: è andata in onda su Canale 5 giovedì 22 dicembre, infatti, l’ultimissima puntata di un ciclo di quattro celebrative di Zelig, ideato nel 1997 da Giancarlo Bozzo e Gino & Michele ed inizialmente intitolato “Facciamo Cabaret”, e condotto per l’occasione da Michelle Hunziker e Christian De Sica.
Tra i comici che hanno impreziosito l’atto finale, anche il legnanese Max Pisu, che ha rispolverato il personaggio con il quale divenne famoso nel 1998 proprio grazie a questo programma, ovvero il mitico Tarcisio: con lo stesso costume di scena e gli stessi invisibili, ma ingombranti compagni d’avventura, – la fidanzata Grazia Colombo e la signora Felicetta, stagionata ragazza-immaginetta della Parrocchia, perpetua del mitico Don Dante -, l’attore di Legnano si è nuovamente calato nei panni del ragazzotto dell’oratorio con cui tutti noi abbiamo imparato a conoscerlo ed apprezzarlo, perchè “certe cose ti segnano”…
Alla fine del monologo improntato sui social network, come sottolineato sul palco da Michelle Hunziker, l’attore era visibilmente commosso, così come la stessa conduttrice e tutti gli altri comici intervenuti per chiudere una bellissima avventura, che per molti di loro ha decretato la definitiva affermazione presso il grande pubblico.
Max sarà protagonista della notte di San Silvestro proprio nella piazza principale della sua città: sabato 31 dicembre, a partire dalle ore 22.00, il Comune di Legnano invita chi vorrà salutare il 2016 e l’arrivo del 2017 in compagnia, ad assistere ad uno spettacolo di musica sul ghiaccio alla pista di pattinaggio situata nel parcheggio dietro l’ex tribunale e, a seguire, in piazza San Magno a divertirsi prima e dopo mezzanotte proprio con il cabaret di Pisu, la musica dei Finley, anch’essi legnanesi, e tanto altro ancora.
Nel frattempo, godiamoci uno straordinario sketch con la geniale telefonata internazionale di Tarcisio, in un video amatoriale girato qualche anno fa ad Ornavasso (VB): come direbbe lui, “minchia che ridere!”