In occasione delle celebrazioni per il “Giorno della Memoria”, il Comune di Somma Lombardo svelerà sabato 28 gennaio, alle 10, le quattro pietre d’inciampo poste all’ingresso del Palazzo comunale in piazza Vittorio Veneto.
Come si legge in una nota, facendo seguito alla mozione del Gruppo Consiliare “Lega Salvini Premier” presentata in consiglio comunale il 24 febbraio 2022, e approvata all’unanimità, l’Amministrazione sommese, grazie al valido aiuto degli archivisti comunali di CAEB, ha provveduto a compiere delle ricerche sulla storia dei deportati sommesi. Dall’analisi dei documenti conservati, sono emersi i nomi di diversi sommesi deportati e morti nei campi di concentramento e sterminio nazisti. Con la collaborazione dell’Associazione Nazionale Reduci e Combattenti sono stati individuati i primi quattro destinatari delle Pietre d’Inciampo, non prima di aver messo a conoscenza i parenti.
Le prime quattro pietre posate sono dedicate a: Isaia Bianco, Bruno Colombo, Attilio Galli, Carlo Giuseppe Emilio Mossolani.
Isaia Bianco, nato nel 1927, fu arrestato e trasportato prima a San Vittore e successivamente a Fossoli. Deportato a Mauthausen fu assassinato a Linz il 25 luglio 1944. Bruno Colombo, nato nel 1926, fu internato nel campo di concentramento di Fossoli dove fu fucilato il 12 luglio 1944. Attilio Galli, nato nel 1883, fu deportato a Flossenburg e morì per sfinimento il 27 dicembre 1944. Carlo Giuseppe Emilio Mossolani, nato nel 1920, fu deportato a Mauthausen dove fu fucilato il 25 luglio 1944.
“Con la posa di queste pietre facciamo memoria dei sommesi che hanno pagato con la vita il loro essere “fuori dal coro”, e fare memoria è un modo per fare rivivere quelle persone ed il loro insegnamento. Il bene più prezioso è la libertà. E la nostra, che spesso diamo per scontata, è figlia del sacrificio estremo di uomini come Isaia, Bruno, Attilio e Carlo”, il commento del sindaco Stefano Bellaria.
“Siamo finalmente in grado di posare le prime pietre d’inciampo dedicate a quattro nostri concittadini deportati e morti per mano nazifascista. È un dovere civile ricordare la vita di queste persone e testimoniare alla cittadinanza, e soprattutto alle nuove generazioni, l’esempio di impegno civile per la ricerca della libertà collettiva messa in atto dai nostri concittadini. Sono già state raccolte le documentazioni per la richiesta di altre pietre d’inciampo che ci impegniamo a posare prossimamente”, ha detto l’assessore alla Cultura, Donata Maria Valenti.