Attimi di apprensione ieri mattina, mercoledì 9 settembre a Milano, dove nella stazione della metropolitana di Lampugnano è stato rinvenuto uno zainetto abbandonato e quindi considerato sospetto.
L’allarme è stato dato da alcuni passeggeri che hanno notato il bagaglio ed avvisato il personale della metro: la fermata è stata evacuata per paura che lo zainetto potesse contenere una bomba, e la linea rossa è stata interrotta tra le fermate di San Leonardo e QT8, avviando la circolazione di mezzi di superficie sostitutivi.
I controlli allo zainetto hanno confermato che si trattava di un semplice bagaglio dimenticato: nessun ordigno al suo interno.
L’episodio ha sollevato numerose polemiche tra i viaggiatori della linea sotterranea interrotta perché, come riferito dagli stessi, sarebbe mancata una puntuale e corretta informazione da parte di ATM, gestore del servizio.
Secondo quanto raccontato da chi è stato costretto ad abbandonare la stazione, nei momenti più concitati dell’allarme, nessuno avrebbe spiegato le ragioni del blocco della circolazione, e sui mezzi sostitutivi non è stato possibile rispettare il distanziamento tra le persone.
Il caos e un disservizio pressoché totale hanno creato disagi ed apprensione, che forse potevano essere evitati con delle indicazioni più precise all’utenza.