Lo annuncia il Comune di Legnano in queste ore: prende forma il disegno di stazione ferroviaria cui Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) e l’Amministrazione comunale stanno lavorando insieme da anni. In attesa che siano definiti i contorni dei due progetti che potranno davvero cambiare radicalmente il futuro della stazione ferroviaria e delle sue immediate vicinanze, vale a dire il terzo binario e l’area ex palazzo uffici Franco Tosi, RFI e Comune, ognuno per quanto di sua competenza, stanno provvedendo a un insieme di interventi che concorrono a migliorare la struttura e la sua fruizione.
Mentre negli ultimi anni si è intervenuto già con alcune opere, come la sostituzione della pensilina, l’installazione delle telecamere di vigilanza (che ha permesso la riapertura dei bagni), la risistemazione del sottopassaggio interno, l’incremento della dotazione e la riqualificazione di parcheggi nelle vicinanze, la riapertura regolare dei locali adiacenti il bar (Check point), la firma dell’accordo per dare continuità all’apertura del parcheggio nell’ex scalo merci e del comodato per l’ex magazzino, si pone l’accento adesso sull’accessibilità della stazione.
È così in corso la fase di progettazione esecutiva per l’abbattimento delle barriere architettoniche, dopo un sopralluogo effettuato dai tecnici di RFI, la realizzazione degli interventi di adeguamento dell’altezza dei marciapiedi e consentire l’accessibilità ai treni anche alle persone con disabilità, e alla collocazione di nuovi tratti di pensilina che migliorino lo stazionamento dei passeggeri in attesa sui marciapiedi.
Si tratta di un problema molto sentito e per cui da molti anni le associazioni dei disabili chiedono un intervento risolutivo.
“Il fatto che RFI abbia avviato la progettazione per un intervento atteso da tanto tempo e di cui molto abbiamo parlato insieme, come l’abbattimento delle barriere architettoniche, non può che essere motivo di soddisfazione per chi, come noi, si sta adoperando per realizzare una città che sia il più possibile inclusiva. L’importanza della nostra stazione ferroviaria è, del resto, riconosciuta dal Piano Territoriale Metropolitano, che la identifica come Luogo Urbano della Mobilità (LUM) di scala sovracomunale, in quanto al servizio di un bacino territoriale esteso. Da qui la necessità di una struttura che risponda di più alle esigenze di viaggiatori, la cui domanda è cresciuta dopo la fase della pandemia e che, sulla base delle previsioni di RFI, crescerà ancora”, il commento del sindaco Lorenzo Radice.