“Questo report si apre oggi con una notizia positiva: siamo finalmente riusciti a ottenere il diritto di eseguire e processare i tamponi per tutti i nostri ospiti. Entro venerdì dovremmo riuscire ad eseguire i test. E forse già nella giornata di sabato avremo gli esiti. Come sempre le famiglie saranno le prime a conoscerne gli esiti e successivamente renderemo noti i risultati anche gli organi di informazione”, comincia così una comunicazione diffusa ieri, mercoledì 21 aprile, dalla direzione della rsa Sant’ Erasmo di Legnano, particolarmente coinvolta nell’epidemia da Covid-19.
Lo scorso 10 aprile all’interno della struttura sono stati eseguiti i tamponi su un primo gruppo di quaranta ospiti. In questi giorni si procede sugli altri, e sarà eseguito anche il secondo tampone sul primo gruppo.
Alla casa di riposo che si affaccia su corso Sempione, gli ospiti attualmente presenti sono 91. Tre i decessi registrati la scorsa settimana, ma soltanto uno per complicazioni da Coronavirus.
“Le 91 famiglie degli ospiti presenti in struttura sono costantemente informate sulla situazione interna. A questo riguardo vogliamo ringraziare le ragazze del nostro servizio animazione che quotidianamente curano i rapporti con i parenti dei nostri ospiti. Dall’inizio di marzo ad oggi le video-chiamate effettuate per mettere in contatto i nostri anziani con le loro famiglie sono state 250. Per coloro invece che accusano difficoltà di comunicazione abbiamo garantito le videoriprese (240). Numerose sono anche state le telefonate fra il servizio animazione e i parenti degli ospiti che hanno permesso di conservare un costante contatto e un utile scambio di informazioni. Nei casi di peggioramento dello stato di salute, il rapporto con i famigliari viene gestito direttamente dai medici che quotidianamente aggiornano sul decorso della malattia”, spiegano dalla rsa.
Per far fronte ad una progressiva mancanza di operatori, con 41 di loro attualmente in malattia, e per garantire la continuità e la qualità del servizio, la direzione della Sant’Erasmo ha deciso di chiudere uno dei sei reparti, accorpando tutto il personale disponibile negli altri cinque.
“Le difficoltà maggiori, a livello di organico, riguardano gli infermieri. Rinnoviamo il nostro appello affinché chiunque avesse titoli e disponibilità per svolgere tale professione possa valutare con favore la possibilità di venire in soccorso della nostra Fondazione”.