Era il 18 aprile di vent’anni fa quando un aereo da turismo si schiantò contro il grattacielo Pirelli, a Milano, causando la morte di due persone: Alessandra Santonocito e Annamaria Rapetti, due avvocati di Regione Lombardia che stavano lavorando nei loro uffici al 26esimo piano, distrutto dal velivolo.
E oggi Milano ha ricordato l’episodio, con ancora grande commozione, “una tragedia il cui ricordo è ancora molto vivo”, come ha commentato il presidente regionale Attilio Fontana. Il fatto fece temere, sul momento, un attacco terroristico, dopo quello delle Torri Gemelle a New York di pochi mesi prima.
A centrare il Pirellone è stato un aereo Commander partito da Locarno, in Svizzera, alla cui guida era il pilota Luigi Fasulo. L’inchiesta dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo ha stabilito che la causa dello schianto è stata l’imperizia del pilota, che eseguì una manovra sbagliata, rimanendo anch’egli ucciso nell’impatto.