Aveva festeggiato i suoi cent’anni lo scorso 31 luglio, applaudita dall’affetto di tutto il Paese: si è spenta ieri mattina nella sua casa romana Franca Maria Norsa, in arte Franca Valeri.
La “Signorina snob” e la “Sora Cecioni”, le figure popolari iconiche con cui si è imposta nel mondo del cinema e del varietà, l’hanno accompagnata al successo strepitoso, con cui ha convissuto per tutta la sua lunghissima carriera.
Ma Franca Valeri è stata molto di più: scrittrice e autrice di libri e commedie, attrice di cinema, varietà, teatro, sceneggiatrice, drammaturga, regista. Un impegno artistico lungo un secolo, che ha regalato al pubblico personaggi indimenticabili nei quali l’Italia, e i suoi cambiamenti, non faticavano a riconoscersi.
La popolarità di Franca Valeri arriva prima con la radio, poi il cinema, accanto ad Alberto Sordi, e alla tv grazie ad Antonello Falqui e “Studio Uno”.
Tra gli anni ’80 e ’90 prenderà anche parte ad alcune fiction di grande successo accanto a Gino Bramieri in “Norma e Felice”, e a Nino Manfredi in “Linda, il brigadiere”.
Nonostante il morbo di Parkinson, che da tempo la affliggeva, ha calcato il palcoscenico dei teatri fino al 2011, da autrice e attrice.
Medaglia d’Oro ai benemeriti della cultura e dell’arte, Dama di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, una laurea ad honorem in Scienze dello spettacolo conferitale nel 2011 dall’Università degli Studi di Milano, oggi Milano saluta uno dei suoi personaggi più amati e rappresentativi.
Silvia Ramilli