Corruzione nell’assegnazione di appalti a forniture sanitarie, è l’accusa mossa a due primari dell’ospedale Pini di Milano, e ad altri due dell’ospedale Galeazzi, finiti al centro di una particolare indagine sulla sanità milanese, insieme ad un direttore sanitario ed un imprenditore.
Agli arresti domiciliari Paola Navone, direttore sanitario, Giorgio Maria Calori, responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Ortopedica Riparativa e Carmine Cucciniello direttore dell’Unità di ortopedia Correttiva del Pini, quindi Lorenzo Drago direttore laboratorio analisi e Carlo Luca Romanò responsabile di chirurgia ricostruttiva del Galeazzi.
In carcere Tommaso Brenicci, titolare di una società di Monza che produce protesi e forniture sanitarie.
Da fonti vicine agli inquirenti, Brenicci operava sicuro con il Pini, certo che non fossero previste gare per l’assegnazione di commissioni di lavoro.