Dopo un lungo confronto, cui hanno partecipato ieri, venerdì 15 maggio, i rappresentanti delle Regioni insieme al presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, e ai ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza, in tarda serata è stato raggiunto un accordo che prevede da lunedì 18 maggio la riapertura delle attività commerciali, oltre a bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici, dopo la serrata per l’epidemia da Coronavirus.
Sul fronte politico massima la collaborazione tra le Regioni e tra i Comuni italiani, che hanno permesso di stabilire delle misure chiare per la sicurezza dei cittadini.
A presupposti comuni sono seguiti provvedimenti comuni, con la supervisione del Governo centrale che potrà intervenire, se la situazione dei contagi dovesse tornare a creare preoccupazione.
Sì agli spostamenti all’interno della propria regione (tra regioni diverse forse soltanto dopo il 3 giugno), no alle feste e agli assembramenti, sì alla riapertura dei negozi, con l’accesso di una persona alla volta e il rispetto di un metro di distanza, come nei bar e nei ristoranti, con obbligo di mascherine e guanti.
Riapriranno anche i parrucchieri e i centri estetici: stesse regole di distanziamento, e sanificazione di tutti gli spazi e degli strumenti utilizzati dopo ogni cliente. Sì ai mercati scoperti, con gli ingressi contingentati, sì ai musei con prenotazione. Sì alle Messe nelle chiese, con partecipazione ridotta. Ancora riserve per le aperture delle piscine, possibile riavvio delle palestre dal 25 maggio.
Regole precise e condivise in ogni parte d’Italia, anche perché uguali per tutto il territorio nazionale.