Il mondo della cultura e del “ludico” sono sicuramente quelli più a rischio di difficile ripresa, a causa della pandemia da Covid-19. Attività fiorente in ogni parte del mondo, con un grandissimo indotto che ha visto fortemente crollare la propria economia.
Dalla ristorazione, al turismo, alle strutture alberghiere, alla moda, alla fotografia, alla stampa, fino alle più piccole produzioni al dettaglio, non esiste settore dell’economia che non sia legato alle produzioni cinematografiche con perdite economiche consistenti, date soprattutto dallo stop di tutti i set cinematografici e televisivi, fermi da fine febbraio.
Il primo festival in “forse” è il “Festival di Cannes” tradizionalmente previsto nel mese di maggio.
Il direttore dell’evento, Thierry Fremaux, prevede un possibile slittamento in autunno della kermesse, immaginando una possibile collaborazione con il “Festival di Venezia” a settembre, il cui direttore, Alberto Barbera, si dichiara molto preoccupato per l’attuale situazione ma favorevole all’ipotesi di un festival congiunto.
Altre direzioni come Locarno, San Sebastian e Deauville si sono rese disponibili ad ospitare la manifestazione, per collaborare insieme alla ripresa del settore.
Silvia Ramilli