Chi si è trovato a passeggiare per il quartiere di Brera a Milano in questi giorni, non avrà potuto non restare colpito da quattro istallazioni del visual artist giapponese Tadashi Kawamata, visibili su alcuni edifici.
L’artista giapponese originario di Hokkaido, è stato invitato per la prima volta dalla galleria Building a realizzare quattro istallazioni, gli interni e la facciata della stessa Building, il Cortile della Magnolia del Palazzo di Brera, il Centro Congressi di Fondazione Cariplo e il Grand Hotel et De Milan, come anticipazione alla mostra “Nets in Milan”, Nidi a Milano, che aprirà il 31 marzo.
Il filo conduttore delle quattro istallazioni è “il nido”, un tema fortemente simbolico che l’artista sessantottenne ha iniziato a sviluppare fin dal 1998 con costruzioni lignee, di forme astratte, che ricordano proprio il nido, il riparo, la necessità atavica dell’essere vivente, umano o animale, di trovare riparo e calore fin dalla nascita. Forme che riportano ai valori e alle necessità primarie dell’esistenza, e portano a riconsiderare lo scenario architettonico e il apporto con lo spazio della quotidianità.
Tadashi Kawamata, conosciuto in tutto il mondo ha dato voce alla “Visual Art” con i suoi Nidi a Bonn nel 2007 c,on un’opera posizionata su un palo della luce, quindi sulla facciata del Centre Georges Pompidou a Parigi nel 2010, e sulla facciata di Palazzo Strozzi a Firenze nel 2013.
Al termine della mostra, le opere saranno smontate e il materiale impiegato per la realizzazione sarà riciclato e riutilizzato.
La mostra alla galleria Building, a cura di Antonella Soldaini, sarà visibile dal 31 marzo al 23 luglio, e durante tutto il periodo saranno organizzati workshop in collaborazione con l’Accademia delle Belle arti.