Il 2020 si conferma l’anno delle donne ai premi Nobel: dopo il Nobel per la Chimica conferito alle scienziate Emmanuelle Charpentier e Jennifer A. Doudna, è la volta del Nobel per la Letteratura assegnato alla poetessa statunitense Louise Gluck, per “la sua inconfondibile voce poetica che con austera bellezza rende universale l’esistenza individuale”.
In un’edizione che deve necessariamente fare i conti con la pandemia che ha colpito il mondo, davanti ad un pubblico ristretto, la poetessa americana ha ricevuto l’ambitissimo riconoscimento che quest’anno ha raggiunto il montepremi record di 10 milioni di corone (circa 950 mila euro).
Louise Gluck è nata nel 1943 a New York e vive nel Massachusetts dove insegna inglese alla Yale University, New Haven, nel Connecticut. Fin dalla sua prima opera “Firstborn” del 1968 è stata riconosciuta come uno dei poeti più importanti della letteratura contemporanea americana, vincendo il Premio Pulitzer nel 1993 e il National Book Award nel 2014.
E’ autrice di dodici raccolte di poesie e di diversi saggi che pongono l’attenzione sull’infanzia, la vita familiare, il rapporto con genitori e fratelli. Tra le raccolte che le sono valse il paragone con Emily Dickinson, “Il trionfo di Achille”, “Ararat”, “The wild Iris”, e “Averno”.
S. R.