Avranno inizio lunedì 12 febbraio i lavori nel cantiere per la sistemazione dell’edificio di via Galvani 3, a Legnano, ristrutturazione che durerà circa un anno.
Come spiegato dal Comune in una nota, la casa di corte, entrata nel patrimonio comunale nel 2017 a seguito di trasferimento del bene sequestrato alla mafia con Decreto dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata, è uno dei tre interventi candidati dall’Amministrazione comunale attraverso Città Metropolitana al Programma innovativo per la qualità dell’abitare (Pinqua), misura in seguito finanziata con risorse a valere sul PNRR.
E trattandosi di un bene sequestrato alla criminalità organizzata, quindi vincolato a una destinazione sociale, l’Amministrazione vi ricaverà cinque alloggi pubblici in un’ottica di sostegno alla fragilità e dei nuovi bisogni abitativi.
L’intervento, che ha un quadro economico di 963mila 145,74 euro, è finanziato per 500mila euro con fondi PNRR, per 274mila 495,74 mila euro con risorse del Fondo Opere indifferibili (FOI) e per 188mila 650 euro con risorse del bilancio comunale.
L’edificio principale, che ospita gli appartamenti, risale ai primi anni del ’900, è posto a filo marciapiede e presenta le tipiche caratteristiche delle case di ringhiera. All’interno della corte è collocato il fabbricato destinato a magazzino. L’edificio residenziale si sviluppa su due piani fuori terra e un locale al piano interrato, mentre il fabbricato a destinazione magazzino si sviluppa su un unico piano fuori terra. L’edificio risulta disabitato da molti anni.
Con l’abbattimento e la ricostruzione degli edifici, la riqualificazione del cortile e la realizzazione ex novo di tutti gli allacciamenti, sarà incrementato il patrimonio di edilizia pubblica residenziale da destinare alle fasce più fragili della popolazione.