Oggi è il 25 Aprile, il 76esimo anniversario della Liberazione, giorno che è celebrato in tutta Italia per la fine della Seconda Guerra mondiale, grazie anche all’azione degli uomini e delle donne che parteciparono alla Resistenza.
Per il secondo anno, la giornata dedicata al ricordo e alle commemorazioni si svolgerà senza i cortei e le grandi manifestazioni di piazza, per l’epidemia da Coronavirus ancora in corso. Il Paese oggi è unito nella festa dalle migliaia di bandiere tricolori appese per l’occasione sui monumenti e ai balconi.
Particolare il commento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, diffuso già ieri alle Associazioni Combattentistiche e d’Arma: “Ora più che mai è necessario rimanere uniti in uno sforzo congiunto che ci permetta di rendere sempre più forti e riaffermare i valori e gli ideali che sono alla base del nostro vivere civile, quel filo conduttore che, dal Risorgimento alla Resistenza, ha portato alla rinascita dell’Italia”.
Mattarella sottolinea il valore dell’unità e della rinascita per superare la crisi di questi tempi, come è stato fatto nel dopoguerra, perché la pandemia, come nel 1945, sta lasciando il Paese colpito negli affetti e nell’economia, bisognoso di riprendersi in fretta.
“Il 25 Aprile è la festa della libertà di tutti gli italiani, e serve per ricordare il sacrificio di migliaia di connazionali che hanno lottato nelle fila della Resistenza e combattuto nelle truppe del Corpo Italiano di Liberazione, di quanti furono deportati, internati, sterminati nei campi di concentramento, e delle donne e degli uomini di ogni ceto ed estrazione che non hanno fatto mancare il loro sostegno, pagando spesso duramente la loro scelta. Rinascita, unità, coesione, riconciliazione nella nuova Costituzione Repubblicana, furono i sentimenti che guidarono la ricostruzione e che ci guidano anche ggi verso il superamento della difficoltà”, il pensiero di Mattarella.