E’ stata presentata questa mattina, martedì 13 luglio, al Poli Hotel di San Vittore Olona, partner del progetto, la quinta edizione della corsa ciclistica “1001 Miglia 2020”, che partirà il 16 agosto, dopo essere stata differita a causa della pandemia Covid-19.
I suoi organizzatori storici e i sostenitori dell’evento, vale a dire Fermo Rigamonti, il Comune di Parabiago con il sindaco Raffaele Cucchi, la CSA In. con Luigi Fortuna, Mino Repossini presidente ARI, Paolo Ferrè presidente ConfCommercio Alto Milanese, hanno colto l’occasione per ripercorrere la storia della randonnée cicloturistica annoverata tra le più famose del mondo, insieme alla Parigi-Brest e alla Londra-Edimburgo, ed illustrare le caratteristiche di quella prossima alla partenza, ricca di significati non soltanto prettamente sportivi.
La “1001 Miglia” partirà dal campo sportivo Venegoni Marazzini di Parabiago, ospitata dal Rugby Parabiago 1948, per arrivare a Bolsena, nel Lazio, lungo un tracciato che impegnerà i partecipanti per circa 1600 chilometri, denominato “green reverse”, nel verde e alla scoperta dell’ambiente, percorso in senso anti orario.
Scopo della manifestazione, come è stato riassunto dai relatori della mattinata, segnare un particolare momento di ripartenza per il Paese, coinvolgendo il mondo dello sport, ma anche quello dell’indotto economico, relativo alle strutture ricettive lungo il percorso della cicloturistica, quindi culturale.
Sulla linea di partenza ci saranno quasi quattrocento iscritti, dei quali una cinquantina di donne. Ogni tappa è stata studiata per permettere ai ciclisti di ammirare luoghi di particolare interesse paesaggistico, come storico ed artistico, dove saranno accolti quali degni rappresentanti di un’Italia che si mette idealmente in viaggio, verso la ripartenza, in un’ottica di sostenibilità.
Il Comune di Parabiago ricorda che due sono stati i suoi Campioni del Mondo di Ciclismo: Libero Ferrario (nel 1923) e Giuseppe Saronni (nel 1982), indimenticati dagli appassionati di ciclismo ma non soltanto.
Presenti alla mattinata Bibo Rigamonti, nipote di Libero Ferrario nonché presidente dell’Associazione ciclistica “Libero Ferrario” e Stefano Morelli, nipote del corridore Morelli che si allenava e correva con Ferrario. La “1001 Miglia” è raccontata in un libretto tradotto anche in inglese, che sarà distribuito ai ciclisti, in arrivo da tutto il mondo, dove riporteranno la storia di Parabiago e del territorio natale dei primi campioni.